Complici e solidali con gli studenti e le studentesse dei castelli romani che sono stati denunciati per l’ occupazione delle loro scuole e che nonostante tutto continuano a costruire l’ opposizione alla riforma della buona scuola del governo renzi.
Una riforma che è in piena continuità con le politiche sull’ istruzione degli ultimi vent’ anni, volte a smantellare l’ istruzione pubblica per renderla funzionale alle politiche imprenditoriali.
La «buona scuola» segna l’ ultimo passaggio di questo processo di svilimento del mondo del sapere e di messa in competizione tra gli studenti.
Gli stessi meccanismi li ritroviamo nel jobs act, utili a mettere in competizione tra loro i precari.
Per questo come collettivo di studenti e precari ci sentiamo complici e partecipi della stessa lotta degli studenti.
Il sistema formativo della buona scuola è funzionale al mercato del lavoro che le riforme di questo governo stanno delineando, dal jobs act al decreto poletti; la messa in competizione dei precari per garantire i profitti dei soliti noti, lavoro gratuito e tirocini e stage a paghe indignitose.
Insieme abbiamo costruito lo sciopero sociale e la giornata contro l’ approvazione del jobs act e insieme costruiremo l’ opposizione alla buona scuola.
27/01: Presentazione di “Rivoluzioni Violate”
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