Allam ed il Califfo: due facce della stessa medaglia?

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Sabato 17 gennaio Nemi avrà il discutibile privilegio di ospitare Magdi Cristiano Allam, ben noto estremista religioso ed islamofobo nonché quintessenza del pressappochismo giornalistico che impera nella stampa italiana.

Una “conferenza” volutamente provocatoria che, alla luce dei recenti tristi fatti di cronaca avvenuti in Siria, Iraq e Francia, vorrebbe assimilare la violenza di alcuni settori dell’Islam politico alla religione musulmana nel suo complesso senza tenere conto dell’imensa eterogeneità dell’oltre un miliardo di persone che la professano.

È ancor più provocatorio tenere un simile convegno razzista in un territorio, quello dei Castelli Romani, che da decenni è meta di flussi migratori che lo hanno reso un punto di incontro di differenti identità nazionali, culturali e religiose dando vita ad una coesistenza pacifica e dialogante senza che si verificassero i tanto acclamati “scontri di civiltà” evocati dalla propaganda di Allam e di Fratelli d’Italia, il micropartito a cui il sedicente esperto è approdato dopo una lunga Via Crucis che lo ha portato a candidarsi in praticamente ogni partito di metà arco costituzionale alla ricerca di uno scranno istituzionale.

Noi, sebbene avversi ad ogni religione di qualsiasi tipo, siamo convinti del fatto che sia fuorviante e razzista definire l’Islam una “relatà invasiva” e siamo ben consci del fatto che l’inquietante ripiegamento identitario (che è ben lungi dal riguardare unicamente alcuni musulmani) a cui stiamo assistendo non sia altro che il frutto di secoli di colonialismo economico e culturale europeo e statunitense che ha oppresso e soggiogato la maggior parte dei territori del nostro pianeta. È anche evidente come all’interno dell’Europa decenni di politiche di ghettizzazione, di demolizione dello stato sociale e la totale assenza di politiche redistributive della ricchezza abbiano prodotto fenomeni di marginalizzazione sociale che creano il terreno fertile per la violenza razzista, religiosa e nazionalista. Per questo affermiamo che l’episodio di violenza jihadista avvenuto a Parigi sia solo l’altra faccia di una medaglia che vede nel nostro continente l’ascesa di organizzazioni neofasciste ed il verificarsi di veri e propri pogrom contro rom e migranti, non ultimi i fatti avvenuti nelle periferie romane spesso fomentati dalle dichiarazioni antimmigrazione dei vari Salvini, Allam e Meloni o dalla cosca politico-criminale neofascista che per anni ha fatto affari con le politiche di ghettizzazione dei migranti.

Siamo convinti che al mondo non esistano atei, musulmani, cristiani, induisti oppure gente bianca, nera o di altri colori, bensì solo sfruttati e sfruttatori.

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